Le partite Viste dai Pesi Massimi - Pesi Massimi Como

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PESI MASSIMI COMO
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Le partite Viste dai Pesi Massimi

LE PARTITE DEL COMO1907
VISTE DAI PESI MASSIMI
STAGIONE 2023/2024
serie B




13 agosto 2023
Lecce - Como (Coppa Italia) 1 - 0
Almqvist 27'

Stagione finalmente cominciata e sarebbe stato bello iniziare con una vittoria, ma purtroppo lasciamo subito la coppa Italia. Niente di grave, ci mancherebbe e non avrebbe senso in questo momento lamentarsi, conviene conservare l’ottimismo che la campagna acquisti ci ha finora portato. La sensazione è quella di una rosa molto più profonda, i nuovi che abbiamo visto in campo hanno dimostrato buone qualità e i vecchi sono sembrati discretamente in palla, al netto di una preparazione dura che ancora inevitabilmente appesantisce le gambe. La differenza di categoria si è vista solo a tratti e, se è vero che il Lecce ha concluso a rete con maggiore frequenza, è anche vero che il gol è in fondo venuto su un tiro fortunosamente deviato. Per quanto riguarda noi, bella trasferta lungo la costa adriatica in compagnia dei Veterani, ora rientro a casa e testa a Venezia, come sempre presenti sperando che arrivi dal mercato la classica ciliegina sulla torta.
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20 agosto 2023
Venezia - Como 3 - 0
Pierini 19', Pierini 32', Pojanpalo 54'

Prima della gara di oggi è stato osservato un minuto di silenzio per la scomparsa di Carletto Mazzone. Gran personaggio Sor Carletto, siamo convinti che se fosse stato lui alla guida dei lariani quest’oggi avrebbe avuto di che sbizzarrirsi col suo campionario di improperi in romanesco rivolti ai propri giocatori…
Oggi, Como inguardabile ed ingiudicabile; difficile persino trovare colpe in qualche specifico giocatore o reparto o nella conduzione tecnica, siamo stati letteralmente presi a pallonate da una squadra, quella arancioverde, che ci ha surclassato sotto ogni aspetto. Che i lagunari fossero squadra temibile era anche previsto, quello che non pensavamo era di vedere il disastro al quale abbiamo assistito. Sarà utile darsi una sveglia ed alla svelta, se non vogliamo rischiare un’altra stagione di anonimato da medio bassa classifica.
Da registrare il numero esiguo di tifosi provenienti dal Lario, dovuto soprattutto alla scelta di Curva Como di non partecipare alla trasferta per protesta nei confronti della Fidelity Card, necessaria per partecipare alle trasferte a rischio ma caratterizzata da norme di rilascio troppo penalizzanti. Da parte nostra, nel pieno rispetto della loro decisione, abbiamo esposto la nostra pezza di lato, lasciando lo spazio vuoto di Curva Como. Gli stessi ultras arancioverdi, nostri antagonisti, hanno fatto un gran tifo senza mai intonare un coro contro Como, crediamo per rispetto alla assenza di Curva Como: giusto così.
E, nonostante tutto, guardiamo avanti, alla lunga strada del rientro a casa e ad un campionato che ci auguriamo meno in salita di quanto non ci appaia questa notte.
#tacaminaretmaidaparti





26 agosto 2023
Como - Reggiana 2 - 2
Ioannou 4', Cerri 47', Pettinari 54', Vido 90'

Scusate se ieri sera non abbiamo commentato subito come siamo abituati a fare ma oggettivamente eravamo un po’ amareggiati, in parte per il risultato che non ci ha arriso con la conquista dei tre punti e in larga misura per i commenti che abbiamo sentito qua e là tornando a recuperare la macchina nella calca all’uscita dallo stadio.
Non è una novità il disamore di buona parte della tifoseria nei confronti del Mister con tanti commenti negativi sulla scarsa propensione offensiva, sulla scarsa attitudine ai cambi, sul non gioco con palla lunga e pedalare. Ma viene da chiedersi perché allora non si notino i due gol nati da belle azioni corali e i cambi del secondo tempo con ingresso di giocatori offensivi, come se quello che si chiedeva lamentandosi, una volta realizzato, dovesse diventare automaticamente fonte di altre critiche.
E al contempo non capiamo come giocatori che vediamo impegnarsi alacremente possano essere oggetto di discorsi vieppiù negativi, dal Cerri gatto di marmo che torna alla nostra bandierina per pressare e recuperare la palla, al Cutrone che non ne azzecca una che abbiamo visto più volte sgusciare via rubando il tempo ai difensori avversari e sfiorare il gol con una conclusione degna di ben altri palcoscenici, fino a un Capitan Bellemo che come sempre ha dato l’anima ma che molti vorrebbero in panca per fare spazio a questo o a quello. A titolo di puto esempio abbiamo fatto i nomi di tre giocatori ma il discorso si potrebbe tranquillamente traslare u tutti quanti, a seconda delle simpatie o antipatie di questo o quel tifoso; e gaurda caso ci sono capitati ad esempio i nomi dei tre giocatori che lo scorso anno si son venuti a trovare nelle prime tre posizioni del Trofeo Borgonovo.
Ora, non siamo Longhisti o Longoout, noi non siamo per questo o quel giocatore, noi siamo visceralmente, ostinatamente e indefessamente per il Como; sembra abissalmente incomprensibile che il clima che si respira sia per molti quello di un disfattismo imminente, sembra impossibile che si vengano a creare spaccature tra fazioni social pro o contro questo o quel motivo di discussione tecnico, tattico o umano che sia. Sembra impossibile essersi dimenticati che quando Verdi veniva acquistato per 25 milioni di euro noi facevamo la serie D con in rosa nomi che facciamo quasi fatica a ricordare… e anche Verdi a breve rientrerà nel calderone della critica compulsiva, sia che giochi bene sia che canelli la partita.
La nostre speranza, quasi una preghiera, è di provare a crederci, di stare tutti dalla stessa parte, di mettere da parte per qualche settimana l’incontenibile desiderio di scrivere sul qualsivoglia social “Io l’avevo detto che…”, di remare con la maglia azzurra nel cuore e vedere cosa va ad accadere.
Intanto la nostra personalissima nota positiva è rappresentata dai due nuovi bandieroni sventolati nel nostro settore, uno dedicato ad una società che non smette mai di stupirci l’altra è una bandiera dedicata alla nostra bandiera.
Ci preme inoltre unirci ai ringraziamenti della società a Cesc Fabregas, un nome che nonostante il rendimento sotto le aspettative, accostarlo al Como ci ha messo i brividi, ed ha comunque rappresentato un gran colpo mediatico oltre che un punto di riferimento per chi si è allenato insieme e per i ragazzi della squadra Primavera, chiamati a raccogliere il testimone della nostra lunga storia.
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3 settembre 2023
Spezia - Como 0 - 1
Barba 24'

Oggi è più facile scrivere il post di commento alla partita, come sempre quando si vince. Formazione un po' inaspettata e commenti social imbizzarriti già in partenza. Ciò che rimane alla fine è una prestazione gagliarda e ordinata, un gioco non bellissimo ma produttivo che ha obbligato lo Spezia a pochi tiri mai pericolosi, a nostro parere un bel merito contro una formazione con tanti nomi da serie A.
Vero che vorremmo vincerle tutte largamente e senza soffrire ma questa vittoria cercata e voluta è proprio bella. I nuovi innesti stanno dando la qualità che ci si aspettava, con il crescere della condizione e dell'intesa di può guardare alla ripresa dopo la sosta con più ottimismo. Anche sugli spalti c'è stato più calore e cori di sostegno nei momenti giusti, niente a che vedere con il mutismo rassegnato di venezia; ora preghiamo il calcio Como di dare una mano ai ragazzi della Curva per risolvere i problemi di sottoscrizione della Blu nel cuore in modo che possano riprendere a seguire compattamente e sostenere i nostri colori anche in trasferta.
Chiudiamo con un pensiero per chi di noi è rimasto a Como per la chiusura del nostro impegno alla fiera di Sant'Abbondio, abbiamo purtroppo dovuto dividerci per non far mancare la nostra pezza in trasferta come avviene da quasi 10 anni ma vi assicuriamo che il cuore di chi era in trasferta è di chi era a Como ha continuato a battere all'unisono, nel nome di Como e del Como.
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17 settembre 2023
Como - Ternana 0 - 0
Raimondo 74', Odenthal 83', Odenthal 95'

Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi, è evidente. La scorsa gara casalinga, avversaria la Reggiana, un gol all’88’ ci ha oltremodo castigati costringendo il Como al pareggio dopo una gara più che discreta. Quest’oggi, una gara giocata maluccio e che stava costandoci la sconfitta casalinga è svoltata negli ultimi 10 minuti più recupero. La svolta, una panchina da far invidia con giocatori di prim’ordine chiamati a sostituire compagni di squadra che, solitamente sicurezze, oggi abbiamo visto sottotono.
C’è da registrare il brutto errore difensivo che ha consentito al numero 9 rossoverde Raimondo di insaccare la rete del momentaneo vantaggio ad un quarto d’ora dal termine di un match che altrimenti gli umbri difficilmente avrebbero vinto. Poi, i cambi di Mister Longo hanno spaccato la partita con i bei gol di Odenthal servito da due incredibili assist dei due giocatori che meglio hanno impattato nell’arrembaggio finale: Chaija e Konè.
Andiamo a casa contenti, con tre punti importanti messi in cascina e la seconda vittoria consecutiva; la testa, però, va alla trasferta di Cittadella, con i Pesi già pronti e carichi ed una classifica che comincia a sorriderci.
Registriamo infine la donazione dei Fedelissimi Bellagio che nell’ambito di un loro recente evento hanno raccolto 500€ destinati alla piccola Victoria ed alla raccolta fondi a suo favore. Li ringraziamo.
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17 settembre 2023
Cittadella - Como 0 - 3
Ioannou 2', Cutrone 32', Cutrone 50'

Sulla strada del ritorno, nonostante si sia esausti, dopo un sonoro 0-3 risulta più semplice scrivere di questa trasferta. Partiti di buon ora per avere modo di incontrare e bere qualcosa insieme ad amici che abbiamo sempre nel cuore, giungiamo alla partita esponendo la nuovissima pezza da trasferta e speranzosi di disputare una buona gara ma francamente nessuno avrebbe pronosticato tale risultato, frutto di una prova energica in difesa e cinica in attacco in una gara a tratti frammentata e caratterizzata da tanti batti e ribatti dove però il Como ha ben capitalizzato gli otto tiri in porta con tre reti ed un palo pieno conquistando la terza vittoria consecutiva ed una classifica degna. Il pubblico lariano, non numeroso come all’atto finale dello scorso campionato, si è comunque fatto sentire e come sempre ha dato il massimo per sostenere i ragazzi.
La testa ora è già alla gara infrasettimanale con la Samp; sarà una battaglia ma, siamo certi, i ragazzi con la maglia con impresse le onde del lago sapranno farsi valere. Contiamo su di loro!
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27 settembre 2023
Como - Sampdoria 1 - 0
Ioannou 54'

Signori, giù il cappello di fronte a questo Como che arrivato alla quarta vittoria consecutiva si trova ora al secondo posto in classifica con una gara da recuperare.  Già davanti al bar nel prepartita, la frase più gettonata era “speriamo di essere contenti anche al termine”, ed evidentemente la squadra ha esaudito i nostri auspici senza riserva alcuna. Certo, la Samp non è arrivata a Como per una gita in battello, lo sì è capito da come Pirlo ha disposto la squadra blucerchiata e dalla determinazione dei liguri nel pressare a tutto campo. Di fronte però i lariani non hanno concesso niente ed al momento giusto uno strepitoso assist di Iovine mette in condizione “bomber” Ioannou di insaccare la palla per il vantaggio azzurro.
Sognare non costa nulla e domenica a Bari  il Como avrà l’opportunità di consolidare la posizione in classifica. Noi ci crediamo!
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1 ottobre 2023
Bari - Como 1 - 1
Diaw 64', Bellemo 66'

Doveva essere la prova di maturità e con tutto il cuore ci sentiamo di dire che è stata superata brillantemente, soprattutto in considerazione di come si era messa la partita.
Campo caldo Bari, pubblico numeroso che ha cantato e sostenuto la sua squadra per tutti i 90 minuti; il nostro Como ha tenuto molto bene il campo nel primo tempo, affrontando la partita a viso aperto e concludendo più volte verso la porta avversaria. Le energie spese dai biancorossi in campo per mettere pressione al direttore di gara di gara hanno però avuto riscontro a inizio secondo tempo, con il buon Kone che ha pagato oltremodo la sua irruenza in un contrasto non falloso sanzionato con il cartellino giallo e quindi con il rosso a causa di una precedente discutibile ammonizione; rimane da rivedere la reazione di Ben che noi, sanguigni oltremodo, ben comprendiamo ma che speriamo possa essergli da insegnamento per il futuro.
Da lì la partita è cambiata con il Bari che ha preso coraggio e campo e, dopo una decina di minuti, si è portato in vantaggio; poteva essere il preludio al disastro ma i nostri ragazzi non si sono minimamente scomposti e nel giro di pochi minuti capitan Bellemo ha ristabilito la parità. Resta negli occhi una squadra che da lì in poi una squadra che ha continuato a lottare su ogni pallone, mai chiudendosi come avvenuto in passato ma cercando sempre di ripartire tenendo ove possibile la palla lontana dalla nostra porta. Doveva essere la prova di maturità e lo è stata, la panchina quest’anno finalmente lunga ha permesso di gestire i cambi in maniera ponderata e per nulla difensiva. Ora però teniamo i piedi per terra, ricordiamoci che solo un paio di settimane fa c’era chi gridava alla vergogna per il pareggio con la reggiana… da lì siamo cresciuti tanto, parecchi si sono ricreduti sulle capacità del Mister e dei nostri ragazzi ma sia chiaro che chi esulta per i risultati positivi si assume un debito d’onore nei confronti della squadra: se oggi esulti nel momento positivo, domani sostieni nel momento negativo. E che nessuno provi a rispondere che le critiche sguaiate di poche partite fa sono alla base del cambio di rendimento, neanche il più strisciato dei diversamente pensanti può arrivare a sostenere tale ipotesi.
Chiusura infine con la nostra trasferta, una due giorni in terra pugliese in pieno stile Pesi: amicizia, buona cucina e tifo, il completamento ideale della trasferta di ieri da Victoria, noi siamo già contenti così.
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8 ottobre 2023
Como - Cremonese 1 - 3
Coda (rig.) 16', Okereke 32', Cutrone 52', Coda 63'

Premesso che perdere contro la Cremonese  fa sempre un po’ più male del dovuto, le considerazioni da fare a posteriori sono diverse.
Si potrebbe anche cominciare da una prima mezz’ora, forse più, con il Como decisamente in affanno a centrocampo; difficile stabilire a priori se l’assenza di Konè possa essere stata determinante, ma abbiamo peccato nella costruzione di palle utili per gli attaccanti con continui passaggi sulla nostra trequarti. Poi la gara ha vissuto molto di episodi, e anche questi non ci hanno detto bene tra gol annullati, tocchi in fuorigioco e rigori sbagliati.
Dopo il doppio vantaggio dei grigiorossi, il Como è riuscito ad uscire dal limbo e, vanificata dal VAR la splendida rete scaturita da un bel tiro di Verdi, abbiamo cominciato nella ripresa a macinare gioco. La bella rete di Cutrone - finalmente valida - ed i cambi in ottica offensivista ci hanno illuso di poter portare a casa un risultato utile, almeno fino alla terza rete grigiorossa ad opera nuovamente di Massimo Coda, uno che fa reparto praticamente da solo.
L’annotazione conclusiva la riserviamo al VAR, oggi davvero invasivo; dover attendere un responso esterno quasi ad ogni azione ed a volte per diversi minuti è, al di là delle decisioni che prende, piuttosto mortificante per chi segue la gara preferendo i gradoni di uno stadio alla poltrona di casa. Così diventa davvero controproducente.
Ora la sosta per le Nazionali - mannaggia, a noi interessano solo i biancoblu! - prima di un’altra partita insidiosa, questa volta in trasferta contro il Parma, principale indiziata di promozione diretta. Noi saremo lì, sperando di assistere alla rottura delle uova del paniere di Fabio Pecchia e di poter portare a casa il risultato che oggi, con l’amaro in bocca, è mancato.
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20 ottobre 2023
Parma - Como 2 - 1
Man 8', Charpentier 74', Barba 92'

È sulla via del ritorno che, a caldo, poniamo a voi le nostre impressioni sulla gara di questa sera contro il Parma. Ancora abbiamo negli occhi la folta presenza di tifosi azzurri al seguito, belli, numerosi e rumorosi; pregasi continuare così per sostenere le ambizioni del Como1907.
A proposito di ambizioni - visto che il “patron” del Como Mirwan Suwarso nei giorni scorsi si è alquanto sbilanciato sul futuro prossimo della squadra lariana -, dobbiamo registrare un andamento della squadra poco rispondente a tali ambizioni. Quattro vittorie consecutive ci avevano addolcito il palato, prima che il misero punticino nelle ultime tre gare ci riportasse con i piedi per terra; ed anche stasera rientriamo a Como con una sconfitta. Sia chiaro: non tutta la partita è stata da buttare, guardando le statistiche finali i tiri in porta, ad esempio, sono nettamente a nostro favore. Certo che regalare la prima mezz’ora alle iniziative della pur forte squadra gialloblu può essere, e certamente questa sera lo è stato, penalizzante. Dopo puoi prendere le misure e fare una buona gara ma intanto devi inseguire. Cose buone se ne sono viste, a partire da un Verdi finalmente di caratura superiore per continuare con un ottimo Baselli e persino il subentrante Blanco ha fatto il suo e di sicuro, tra le attenuanti,  anche le assenze pesanti di diversi nostri titolari hanno influito sul risultato finale; però per arrivare alla promozione diretta od almeno a giocarsela con le squadre d’alta classifica, la nostra squadra dovrà compiere qualche ulteriore step. Perché se l’anno scorso eravamo incazzati e basta dopo una sconfitta, quest’anno ci incazziamo ma consapevoli che la squadra possa fare molto meglio dando l’impressione di arrivare a trenta senza riuscire mai a fare trentuno e ciò, se non si pongono in essere correttivi, rischia di compromettere l’intera stagione.
Ora testa a Como-Catanzaro di sabato prossimo. Lo stadio gremito di giallorossi calabresi non sarà molto digeribile per noi, sarebbe bello vederli, con molta tristezza, tornare a casa, con le pive nel sacco (cit.).
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28 ottobre 2023
Como - Catanzaro 1 - 0
Verdi (rig.) 6'

Il nostro Como-Catanzaro ha avuto un anticipo gustoso ieri sera, quando siamo andati all’hotel sede del ritiro dei giallorossi a far visita ad un amico stimato: Diego Foresti. Abbiamo chiacchierato ricordando i tempi in cui stoicamente ci ha trainato fino ai playoff alla fine di una stagione “sospesa” con la società fallita e sotto curatela. Abbracciandoci uno ad uno, la sua ultima frase è stata: ”Domani è solo una partita di 90 minuti, l’amicizia è per sempre“. Gli abbiamo strappato la promessa di venire a salutarci sotto il settore nel prepartita per significargli, con uno striscione a sorpresa, tutto il nostro affetto e ci è parso davvero il minimo.
Tornando al Sinigaglia, il Como oggi, a differenza di quanto accaduto a Parma, ha tramortito i giallorossi in campo e sugli spalti con una prestazione volitiva ma anche tatticamente perfetta. I lariani non hanno lasciato scampo agli avversari, pur vincendo di misura su calcio di rigore, guidati da un Simone Verdi fuori categoria, un Kone uomo ovunque ed un Odenthal semplicemente sontuoso in difesa, tutto ciò senza tralasciare gli altri attori in campo a completare una gara ubriacante e di certo indigesta anche per chi è abituato alla ‘nduja. Riguardo al rigore, nonostante le lamentele social di qualche tifoso ospite, ce lo teniamo stretto nonostante il mani in area sia stato, dagli spalti, poco evidente; altre volte episodi simili ci sono costati punti importanti e non per questo abbiamo gridato al complotto internazionale.
Stadio pieno di tifosi ospiti. Troppi, per i nostri gusti, ma non perché ci diano fastidio - chi ama la propria squadra e percorre i chilometri per vederla,è un po’ come noi - , semplicemente perché la vendita dei tagliandi è stata gestita superficialmente favorendo gli ospiti a svantaggio dei lariani. Noi pensiamo che se uno stadio è piccolo, debba essere piccolo per tutti, anche e soprattutto per chi arriva da avversario. Prevedere meccanismi atti a favorire, al di fuori del settore ospiti, i tifosi locali è anche utile al mantenimento dell’ordine pubblico, perché poi mescolare le due “fazioni” non è consigliabile e dividerle, in settori come Distinti o Tribuna dove ingressi, bar e servizi igienici non sono separabili, non è obiettivamente possibile.
Fortunatamente non è successo niente ma non è filato tutto liscio, sarebbe consigliabile evitare il ripetersi di queste situazioni.
Certamente anche i supporters lariani hanno colpe: la determinazione con la quale i calabresi si sono fiondati ad acquistare i biglietti disponibili fa da contraltare alla flemma con la quale taluni si chiedevano - ancora stamane - se i botteghini restassero davvero chiusi, con i biglietti già terminati da dieci giorni. Forse le aspettative di crescita della società lariana meriterebbero uno stadio SEMPRE gremito di sostenitori. O no?
Sabato il Como va a Pisa - prima di due trasferte consecutive - a cercare di confermare quanto di buono visto oggi. Siamo certi che la nostra presenza sarà all’altezza, così come la gara dei ragazzi con il lago stampato sulle maglie. Per non fermarsi. Per continuare ad inseguire il sogno e tirarlo fuori da quel cassetto che per troppo tempo è sembrato inimmaginabile. FORZA RAGAZZI!
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4 novembre 2023
Pisa - Como 1 - 1
Cutrone 12', Valoti 46'

Che questa partita si dovesse giocare o meno è stato fortemente in dubbio nella giornata di venerdì e avvicinandoci all'arena Garibaldi abbiamo toccato con mano quanto l'acqua sia stata invasiva nei giorni scorsi. In effetti il cielo è stato molto generoso di pioggia anche durante il secondo tempo e tutt'ora ci fa compagnia sulla via del ritorno mentre riviviamo la giornata per comporre il consueto post. Giornata lunga per noi Pesi, con la partita e un intenso incontro successivo. Sulla partita ci sarebbe tanto e nulla da dire allo stesso tempo, partita intensa con diverse occasioni per portarla a casa ma che avrebbe anche potuto finire peggio; ci teniamo quindi stretto il punto e la sensazione di avere una squadra potenzialmente davvero forte. Riguardo al dopo partita, abbiamo fatto visita sulla via del ritorno alla piccola Victoria e alla sua famiglia. Momenti intensi, scambi di tenerezze che fanno bene all'anima; abbiamo trovato Victoria bella vispa, grande nella sua lotta insieme a mamma Martina, strada ancora lunga che però viene affrontata con grande determinazione.
E ripartiti noi stiamo già pensando a come continuare a dare una mano, certamente troveremo il modo.
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11 novembre 2023
Ascoli - Como 0 - 1
Cutrone 4'

Partiamo dalla fine: abbiamo vinto! E una partita come questa l'anno scorso non l'avremmo portata a casa, probabilmente avremmo subito gol su un rimpallo o su un tiro della vita da 30 metri. Oggi abbiamo dimostrato qualità e profondità di rosa, sia quando abbiamo comandato il gioco nel primo tempo, sia tenendo il risultato con grinta quando gli avversari hanno provato a ribaltarla nel secondo tempo. Abbiamo vinto, tutto il resto è noia; certo, sarebbe bello vincere largamente e dominare 95 minuti, ma la realtà del calcio attuale è un'altra e val la pena di gioire pienamente quanto si vince (anche considerando che è già capitato di giocare bene e perdere).
Rimangono due considerazioni: la prima è sulla bella trasferta che stiamo vivendo, sempre compagnia di qualità con i Pesi. La seconda è sulla Casseula che fa frecass, il nostro Patrick l'ha assaggiata giovedì e l'ha tramutata in rete della vittoria oggi, cosa chiedere di meglio?
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#casseulachefafrecass





25 novembre 2023
Como - Feralpisalò 2 - 1
Da Cunha 3', Compagnon 52', Gabrielloni 90+3'

È stata una sosta decisamente atipica, quella della scorsa settimana. L’esonero di Moreno Longo dopo la vittoria di Ascoli ha suscitato diverse perplessità nella tifoseria lariana; lo stesso è avvenuto in un momento di ottimi risultati sebbene le prestazioni non convincessero completamente. La società ha deciso inaspettatamente il cambio dell’allenatore ed ha difeso strenuamente questa decisione . Cosi la curiosità di vedere il “nostro” Cesc Fábregas all’opera in panchina oggi era davvero tanta, nei tifosi ma anche tra gli addetti ai lavori, visto l’insolito affollamento della tribuna stampa in una partita certamente non di cartello.
Dopo tutte le premesse, le analisi e le parole spese, in campo il cambio di allenatore… si è visto e non si è visto; si è visto nella disposizione in campo della squadra, si è visto nell’atteggiamento, si è visto nel possesso palla molto migliorato rispetto a quanto riscontrato in precedenza. Purtroppo si sono visti di nuovo i momenti no tanto frequenti nel secondo tempo, periodi di scarsa lucidità che ci sono costati punti - come nel caso di Pisa - o sofferenze inutili. Così anche oggi siamo riusciti, dopo un primo tempo in controllo, a rimettere in partita i gardesani, complice questa volta una uscita farlocca di Semper che consente a Compagnon di inzuccare in rete la palla dell’ uno a uno. Da quel momento in poi, o poco dopo un altro paio di belle discese dei verdeazzurri, il Como è tornato a premere anche grazie ai cambi effettuati da Cesc andando meritatamente in rete per ben due volte, la prima annullata dal VAR con una decisione lunga sei minuti sei - ed anche stavolta il pelo nell’uovo sono riusciti a trovarlo -, la seconda una splendida rete di Gabrielloni che finalmente sigilla il risultato finale. In mezzo, una rissa che ha il risultato di mandare Letizia (dal campo) e Baselli (già in panchina) alla doccia anticipata. Tutto sommato, una vittoria meritata anche se oltremodo sofferta, di certo non si può negare che in dieci giorni sia molto difficile che si possa completamente cambiare, stravolgendolo, il modo di giocare di una squadra di calcio, per il momento noi ci accontentiamo volentieri e la situazione di classifica ci sorride; sorriderà ancora di più martedì sera, l’imperativo dovrà essere schiantare senza indugio i sudditi del ramo sbagliato del Lario, per sognare la vetta, a scapito della loro classifica.
Le due foto che pubblichiamo sono una sorta di “trova le differenze”. La prima apparizione dello striscione “PESI MASSIMI”, risalente a quasi 10 anni fa, marzo 2014, era per un Como - Feralpisalò. Altro campionato, altro pubblico, noi più giovani ma già molto coinvolti in questa avventura. Da allora, di strada ne abbiamo percorsa parecchia e con noi ne ha percorsa parecchia anche il Como. Potremmo dire che siamo cresciuti insieme, noi e la squadra che amiamo. L’auspicio nostro è di crescere ancora, sempre di più, al pari di una squadra che, forte di qualche piccolo passo falso ma di molti passi in avanti, non smette di farci sognare.
AVANTI COMO!
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28 novembre 2023
Como - Lecco 0 - 0

Che ci aspettassimo una partita - e un risultato - differente, è fin troppo evidente. Nutrivamo molte aspettative sulla gara di quest’oggi con annessa possibilità di avvicinarci in classifica alla coppia di testa; invece abbiamo dovuto fare i conti ancora una volta, come già successo sabato scorso, con la scarsa dimestichezza dei nostri giocatori con il metodo di gioco del nuovo Mister. Fábregas ha annunciato la rivoluzione ma ai suoi soldati serve tempo per farla propria, nel frattempo dobbiamo accontentarci dei brodini caldi rappresentati dalla vittoria in extremis con la Feralpi e dal pareggio di oggi. Certo qualche nuovo schema e qualche scampolo di scambio veloce si è visto, siamo migliorati nel possesso palla e anche oggi abbiamo visto delle fasi durante le quali i nostri avversari faticavano ad uscire dalla loro metà campo; nel complesso della gara e nelle conclusioni c’è stato però un sostanziale equilibrio con le belle ma sfortunate conclusioni di Cutrone, Verdi e Gabrielloni controbilanciate dai due legni colpiti dai nostri avversari e da una bella parata di Semper.
Non abbiamo mai ceduto ai processi sommari nei confronti di Longo, limitandoci a rilevare le criticità riscontrate nelle prestazioni delle squadre messe da lui in campo; lo stesso faremo con Fábregas, perché le prestazioni della squadra hanno ad oggi ampissimi margini di miglioramento e perché vogliamo mantenere il focus sulla classifica finale del campionato, del resto la stessa ci vede ora al terzo posto - seppur a parimerito con la Cremonese - quindi in una posizione decisamente utile a raggiungere qualsiasi obiettivo.
Riguardo ai lariani poveri, quelli del ramo sbagliato insomma, tornano a casa con un punto insperato anche se ambivano a ripetere le gesta e i risultati di tre anni fa - cosa virtualmente impossibile -; resta a noi la consolazione di aver placato un po’ la loro atavica fame di punti salvezza. Del resto, sono obiettivamente già sfortunati di loro e un tozzo di pane non si nega a nessuno…
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3 dicembre 2023
Südtirol - Como 0 - 1
Abilgaard 73'
Sesta partita utile e conquistati 14 punti sui 18 in palio, una serie che consente al Como di insediarsi in solitudine al terzo posto della classifica. Certo, in queste sei gare il rendimento della squadra di Longo e di quella di Fàbregas è speculare ma noi stavolta vogliamo badare al sodo e guardare una classifica che, con più o meno fatica, dice chiaramente che in questa squadra i valori ci sono eccome.
E dire che un primo tempo da brividi - e non certo per il freddo pungente di Bolzano - aveva addensato su di noi nuvole cupe; la squadra lariana non riusciva a cavare un ragno dal proverbiale buco e dell’intensità tanto ricercata non si vedeva nemmeno l’ombra. Poi dev’essere che il vin brûlé degli spogliatoi ha regalato un piglio decisamente diverso ai ragazzi lariani che hanno preso in mano la gara - guidati da uno strepitoso Da Cunha, da un sempre più efficace Abilgaard e da una monumentale difesa - a tal punto che i nostri avversari non hanno visto palla almeno fino alla rete azzurra arrivata al 73’. Dopo il gol del vantaggio, gli altoatesini ci hanno provato ma più che uno sterile forcing non sono riusciti a produrre. Resta solo l’effimero rammarico di non aver prodotto tante occasioni da rete rispetto al gioco prodotto ma, alla fine, ne è bastata solo una buona per portare a casa l’intera posta in palio.
Grande prestazione della curva lariana, come spesso accade in trasferta; cori ininterrotti per tutta la gara e grande trasporto, confermato anche da chi ha dovuto seguire la partita da casa; noi il freddo l’abbiamo combattuto così, alla nostra maniera, sostenendo i ragazzi. Ora ci aspetta un rientro ancora più lungo del dovuto, vista la contemporanea presenza dei mercatini natalizi e dei conseguenti flussi turistici ma la vittoria del Como renderà meno pesanti stanchezza e rientro.
Domenica ci aspetta la partita contro il Modena e per la prima volta dall’inizio dell’era Fàbregas affronteremo una squadra che, contrariamente alle precedenti, è abituata a costruire più che aspettare. Una bella “cartina di tornasole” per il Mister, per mettere a punto i suoi dettami tattici. Speriamo di continuare a volare, ci stiamo prendendo gusto; certe vette, del resto, era dai tempi della promozione di Dominissini che non le vedevamo, ed il panorama da quassù è stupendo!
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10 dicembre 2023
Como - Modena 2 -1
Verdi (rig.) 42', Zaro 56', Gabrielloni 87'
Motivi per essere preoccupati, oggi ne avevamo. Il Modena, appena sotto di noi in classifica ed in un buon momento di forma, appariva di per sé uno spauracchio concreto e, nello stesso tempo, una prova più impegnativa rispetto alle precedenti sfide della squadra allenata da Fàbregas; a tutto ciò si aggiungevano le molte importanti assenze per squalifiche ed infortuni. Noi cercavamo di esorcizzare la paura raccontandoci che affrontando una squadra non chiusa in difesa avremmo potuto sviluppare meglio il nostro gioco ma la realtà è apparsa subito diversa. Gli emiliani si sono confermati essere una buona squadra e, specialmente nella prima frazione di gioco, il sistematico tornare indietro verso il nostro portiere ha indispettito più di uno spettatore suscitando addirittura qualche fischio, zittito sul finire di tempo dalla strepitosa giocata e dal conseguente calcio di rigore di Verdi, uno che con una sola azione così a partita merita il suo stipendio.
Il secondo tempo è sicuramente stato meno noioso e le emozioni - non tutte positive -  non sono mancate, a cominciare dalla rete del momentaneo pareggio modenese continuando con l’espulsione - poi annullata dal VAR - di Odenthal e poi con la rete di un indomito Gabrielloni e poi con l’inutile - per fortuna - forcing finale di marca gialloblù.
Insomma, tutto lavoro supplementare per le coronarie dei tifosi lariani, patema comunque mitigato da un risultato finale a noi favorevole e da una classifica che sempre più ci sorride.
Cosi, invece che arrovellarci in disquisizioni tattiche, preferiamo goderci il momento pensando che abbiamo battuto una buonissima squadra e che forse in tempi diversi questa partita non l’avremmo vinta. Anche questo forse è segno della forza della squadra lariana.
La giornata per noi è stata caratterizzata anche dallo stand natalizio che abbiamo allestito fuori dallo stadio: tanta gente ci ha fatto visita ed il risultato è stato strepitoso; per chi se lo fosse perso, sabato 23 si replica.
Il prossimo fine settimana sarà ugualmente intenso con la partita di sabato a Brescia con i Pesi Massimi presentissimi con pullman già al completo per continuare a sostenere i lariani e spingerli ad allungare una serie positiva che ci ha portato a tiro delle prime due della classe ed arrivata ad oggi a sette partite.
Domenica invece, alla nostra sede del BAR DALÌ di Montano Lucino, avremo la quarta tappa della “casseula che fa frecass” - sala già al completo - seguita nel pomeriggio da Meren… diamo!, l’ormai classico appuntamento durante il quale i bambini sono invitati a portare un dono a Babbo Natale, regalo destinato a far la felicità di un altro bambino che non ha la possibilità di vivere un Natale spensierato e felice. Per tutto la giornata replicheremo lo stand natalizio con tutti gli articoli regalo già presenti quest’oggi. Inutile dire che contiamo sulla vostra presenza.
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16 dicembre 2023
Brescia - Como 2 -0
Borrelli 60', Moncini 72'
Diciamolo subito, questo vuole essere un post ottimista quindi chi scrive sempre e solo “contro” può stare alla larga. Partita strana contro un Brescia rognoso, la sensazione che manchi qualcosa per essere la squadra che Cesc vuole e che noi attendiamo con passione è sempre viva ma, ripercorrendo la partita sulla via del ritorno e a casa con gli highligts, ci rendiamo conto che ieri in effetti di palle gol ne sono state create parecchie… e probabilmente, fossimo lì ancora adesso a giocare, la palla non sarebbe ancora entrata. Partita storta, qualche errore individuale di troppo, qualcuno non al massimo del rendimento ma tutto sommato non ci sentiamo di buttare la croce addosso a nessuno, soprattutto andando a riguardarci la classifica. Perdere non va mai bene ma la strada sembra essere “più giusta” che dopo i risultati positivi delle scorse partite. Teniamo duro ancora un po’, scanzorosciate non è così lontano nel tempo e il mercato di gennaio, che magari ci porterà qualche bella sorpresa, non così distante da fermare i nostri sogni.
A margine alcune riflessioni sulla giornata:
PULLMAN PESI: sempre tanta roba, allegria e compagnia di livello
SERVIZIO D’ORDINE: pullman e auto bloccate oltre un’ora dopo la fine della partita e fatte uscire con il contagocce, scortate da decine di auto e moto fino all’autostrada. Un servizio sovradimensionato, può essere che faccia media con chi a Como fa uscire i tifosi ospiti prima di noi? Magari una reale condivisione dei protocolli di sicurezza farebbe bene a tutti.
TRAFFICO: per quanto detto sopra abbiamo visto una Brescia letteralmente bloccata, l’intera zona intorno allo stadio blindata e traffico fermo per ben più di un’ora e per ben più dei pochi km di Viale Innocenzo… macchine bloccate fin quasi all’ingresso della A4, sarebbe come dire traffico a Como in tilt fino alle rotonde di via Cecilio. Eppure, facendo un rapido giro sui social, non si ritrova quella pletora di lamentele e articoletti da social tesi a creare tensione -  anzi, si legge solo partecipazione per la partita delle rondinelle. Che ci sia qualcosa da imparare? Che anche a Como sia ora di sviluppare una sana passione e orgoglio per la squadra della nostra città che è vicina alla massima serie nello sport più praticato in Italia?
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23 dicembre 2023
Como - Palermo 3 - 3
Di Francesco 17', Cutrone 46', Gabrielloni 58', Segre 63', Graves Jensen 82', Verdi (rig.) 90+2'
Altra giornata impegnativa per noi Pesi, gazebo fuori dallo stadio fin dalla mattina con l’ottimo salmone di Peter ed il vin brulè che abbiamo potuto offrire ai tanti che son venuti a trovarci, per assicurarsi i nostri prodotti e materiali in vista dei regali di Natale o anche solo per un saluto. Come al solito rendiconteremo con puntualità gli esiti della nostra raccolta di beneficenza.
In mezzo alle operazioni di montaggio e smontaggio del gazebo, che ci hanno come al solito impegnato in un clima di amicizia e collaborazione, abbiamo vissuto la partita dal nostro settore più gremito che in tante altre occasioni; diversi in mezzo ai tifosi lariani i vessilli rosanero, storia già vissuta per la quale sembra chi di dovere non sembra essere in grado di trovare soluzioni.
Sui 90 minuti il commento è tutto sommato semplice, primo tempo decisamente sottotono con poca qualità nel gioco frutto di uno schieramento a dir poco scarsamente incisivo; pensieri bui e preoccupazione che hanno lasciato spazio al nostro solito ottimismo dopo un secondo tempo di tutt’altra qualità, che avrebbe certamente potuto concludersi in maniera più positiva. Inutile addentrarci in considerazioni tecniche in cui si profondono i tanti tifosi ed aspiranti allenatori dell’ultima ora nei vari gruppi social; restiamo in attesa degli sviluppi nella gestione tecnica e del prossimo mercato, quel che è certo è che la nostra fiducia non ha motivo alcuno di venir meno.
Notazione finale per una bella scena da stadio, di quelle che piacciono a noi: partita quasi alla fine, Verdi a gioco fermo si avvicina alla linea laterale, si toglie i guanti e li lancia verso bordocampo. Un ragazzino li recupera e senza esitazione li dona a un bambino che certamente li custodirà come prezioso ricordo. Ebbene ragazzino che hai donato i guanti, tu sei dei nostri… peccato non averti potuto salutare nell’agitazione del finale di partita, se ci contatti c’è però una maglietta Pesi ad aspettarti, perché un bel gesto, nel nostro modo di concepire il tifo, va sempre premiato.
Per gli auguri ci leggerete più avanti, intanto la trasferta di Cosenza è già organizzata e come sempre… Pesi presenti!
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26 dicembre 2023
Cosenza - Como 1 - 2
Tutino 23', Cutrone 39', Verdi 50'
Ed eccolo il secondo posto, quello che da diritto alla promozione diretta. In coabitazione, certo, ma davanti a noi ormai si vede solo il Parma e ciò non può che essere un buon modo di andare alla sosta di metà campionato. Partita tosta quella di oggi, considerando che il Cosenza è comunque squadra migliore di quella che lo scorso anno si salvò all’ultimo respiro; il Como però aveva necessità assoluta di tornare alla vittoria dopo le prestazioni in chiaroscuro delle ultime due gare e con lo spirito giusto anche noi ci siamo messi in viaggio di buon ora nonostante il periodo di festività perché, abbiamo già scritto, Natale con i tuoi, S. Stefano… anche!
Della partita possiamo dire che dopo un inizio ad alta intensità con entrambe le squadre a pressare forte su ogni pallone, i rossoblu passano in vantaggio su una fuga fulminea di Tutino che brucia la difesa ed insacca. La immeritata rete dei Lupi non smorzava il morale dei lariani in campo e sugli spalti e se dai gradoni il sostegno aumentava, anche in campo il maggior tasso tecnico dei biancoblu prendeva il sopravvento con i due splendidi gol di Cutrone e Verdi. La gara avrebbe potuto chiudersi anche prima del termine con un paio di grosse occasioni buttate alle ortiche, giusto per mettere a dura prova le coronarie di tutti i comaschi presenti nei momenti finali.
Fortuna che a gol sbagliato non è corrisposto il gol subìto ed ora possiamo goderci con l’animo festante il resto della trasferta, la sua parte più ludica, liberi da patemi calcistici e trascorrendo la serata in compagnia, come piace a noi. Al ritorno, ci penseremo domani.
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13 gennaio 2024
Como - Spezia 4 - 0
Da Cunha 27', Cutrone 37', Gabrielloni 59', Da Cunha '63
È stato un gran bel Como, quello visto oggi. Certo, quella ligure non si è rivelata squadra irresistibile e evidente è parso il divario di classifica tra le due squadre, però un risultato così rotondo ed una gara così decisamente indirizzata ed autorevole era solo l’auspicio dei numerosi tifosi che affollavano gli ingressi del Sinigaglia prima della partita. Invece, dopo un timido avvio suggellato da una bella conclusione dei liguri (con la altrettanto bella risposta del portiere lariano), gli azzurri sono saliti in cattedra condotti da un Cutrone che ha intrapreso una vera e propria sfida ai pali della porta avversaria vinta solo al terzo tentativo coronando una prestazione personale superlativa. Con Gabrielloni davanti a fare a sportellate, Cutrone in mezzo e Da Cunha e Blanco lateralmente sono stati più liberi di manovrare e affacciarsi alla conclusione, vincente per ben quattro volte.
Cosi agli astanti abituati a risultati risicati e troppo spesso in bilico non è sembrato vero quell’ultimo quarto d’ora senza patemi, quasi in scioltezza, attendendo un triplice fischio che oggi ha avuto il sapore di un “liberi tutti” in direzione dei bagordi del sabato sera.
Tra le cose belle da fare nel fine settimana, dopo il bel pomeriggio di oggi potremo sederci tranquillamente in poltrona ed attendere, come fossimo sulla riva del proverbiale fiume, il passaggio di eventuali vittime di questa giornata di campionato dopo che già oggi qualche cadavere è stato avvistato, su tutti Palermo e Modena. In ogni caso, ora sono gli altri a dover stare al nostro passo, almeno per oggi.
Il prossimo sabato invece, ci aspetta il Mapei Stadium per la sfida contro la Reggiana. Pesi Massimi presenti come sempre, questa volta con un pullman già al completo, per sostenere la squadra con il “nostro” lago stampato sulle maglie, una squadra - e una società - che sempre di più dimostra di meritare il nostro suppporto. Forza, non facciamoglielo mancare!
#tacaminaretmaidaparti





20 gennaio 2024
Reggiana - Como 2 - 2
Gondo 15', Gabrielloni 37', Cutrone 45', Girma 67'
Iniziamo dalla trasferta, come sempre bella , divertente e coinvolgente.  Abbiamo rivissuto situazioni di almeno un decennio fa, quando c'era ben poco da sorridere.  E magari ti trovavi in trasferta come i soliti ignoti, o meglio, i soliti noti.  Il tempo passa, i ricordi non sfumano se si vive ogni istante con questi colori nel cuore.  Oggi ci siamo ritrovati ancora una volta numerosi e compatti, rumorosi ed entusiasti.
Passando alla partita, sappiamo benissimo che non potremo vincere sempre, ma vediamo un calcio che ci piace.  Quello di chi non ha paura.  Quel calcio di chi prova a vincere ma è consapevole che potrebbe succedere il contrario.  Ma il coraggio è una forma splendida di consapevolezza.  E se non arrivano i 3 punti, ma arriva l'applauso della curva e di tutti noi, probabilmente un motivo c'è.  Il primo tempo ci ha prima deluso poi illuso.  Il coraggio di questi ragazzi e di questo tipo di calcio ci entusiasma. Siamo certi che, in un campionato difficile ed equilibrato, questo Como riuscirà fino in fondo ad emozionarci.  Noi ci saremo. Perché ci siamo stati e ci saremo .....sempre!
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27 gennaio 2024
Como - Ascoli 0 - 2
Mendes 82', Cassandro 89'
Ahia!
Stavolta abbiamo sbattuto pesantemente il musone. Come sempre, verrebbe da dire, quando incontriamo l’Ascoli a Como.
Gasatissimi dalle notizie del calciomercato invernale, oggi entravamo allo stadio leggeri leggeri, quasi quella di oggi fosse una formalità. Invece, come in un incubo, della squadra brillante ammirata in molte occasioni recenti non si è vista nemmeno l’ombra e tutto ciò che poteva andare storto si è puntualmente verificato. Questa è una brutta sconfitta che oltretutto lascerà qualche strascico tra infortuni e squalifiche e tentare di spiegare questa involuzione nel gioco non è nemmeno semplice. Certo è che i bianconeri  si sono dimostrati abili nel rompere il gioco - ed anche i giocatori avversari - fino al punto di rovinare il piano partita del Como, togliendo dal campo per infortunio prima Verdi - autentica spina nel fianco per il centrocampo ascolano - poi Cutrone facendo sprecare così due slot di sostituzione per gli infortuni. Detto ciò, i marchigiani non hanno creato nessun grosso pericolo verso la nostra porta, almeno fino alla grossa sciocchezza di Odenthal che con un gomito inspiegabilmente troppo largo permetteva a Rodriguez di restare fulminato a terra, così come hanno fatto i nostri avversari durante tutto il secondo tempo con il chiaro scopo di rompere il ritmo di gioco e portare a casa il risultato, cosa che una volta restato in inferiorità il Como, è diventata una opportunità di vittoria, esattamente come accaduto grazie a due palle da fermo nel finale di gara.
Ora, non è che si dia la colpa della sconfitta all’atteggiamento ospite anzi, molti dei giocatori lariani oggi hanno giocato molto al di sotto delle aspettative e delle personali capacità mentre il bel gioco corale è rimasto solo un ricordo sfocato.
Mettiamo via presto questa delusione e che questa gara infelice serva da punto di partenza verso il traguardo che tutti auspichiamo. Le potenzialità ci sono ed i nuovi innesti potranno farci migliorare ancora, la società ha dimostrato di voler fare qualcosa di importante, noi dobbiamo fare altrettanto, a partire dalla presenza e dal sostegno costante.
Perché noi al Como diciamo:
TI AMO ANCHE QUANDO VINCI!
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2 febbraio 2024
Ternana - Como 0 - 1
Strefezza 40'
Pesi come sempre presenti in quel di Terni e oggi avere vinto è la cosa più importante. Partita non facile contro una squadra rognosa di bassa classifica (e le cronache recenti ci hanno insegnato che nulla va dato per scontato) oltretutto affrontata con diversi cambi in formazione, un po’ per necessità viste le importanti assenze ma soprattutto per dare continuità alla strada intrapresa con l’acquisto di giocatori di qualità. E la qualità si è vista con l’impatto devastante di Strefezza, ma anche con la possibilità di schierare un Goldaniga al posto di Odenthal e di attingere a una panchina sontuosa; senza ovviamente dimenticare che tanta qualità ce l’avevamo anche prima e le prove di dialogo viste in avanti non possono che farci venire l’acquolina in bocca. La sensazione di oggi è che potesse finire in goleada ma il cambiamento di mentalità fa sì che veramente si possa pensare di vedere un’azione pericolosa ogni volta che si arriva nella trequarti, del resto 28 tiri verso la porta avversaria non vengono fuori dal nulla. La strada è lunga e gli avversari in classifica non demordono, ma noi ci siamo e non dobbiamo temere nessuno. Certo rimane tanto da lavorare, affinare l’intesa e migliorare la concretezza per toglierci dal rischio che una palla vagante, un rigorino, un maledetto rimpallo ci possano far perdere punti e tornare a galla chi è parco nei complimenti ma sempre generoso nelle critiche; ma davvero, vedere un Como così potenzialmente dominante ci mette tanto di buon umore.
#tacaminaretmaidaparti





9 febbraio 2024
Como - Brescia 1 - 0
Strefezza 7'
Quella appena trascorsa è una serata che ricorderemo per un bel po’, se non altro  per la pioggia battente che ha donato una aura epica alla gara che ha visto il Como opporsi al Brescia tra le mura amiche del Sinigaglia; è innegabile che il maltempo ha condizionato, oltre che la partita, anche il fervore sugli spalti, con battimani fradici e cori ovattati da ambo le parti e le schermaglie ridotte a qualche coro di “vaffa” ed una gara di torce gettate in campo.
In campo invece, abbiamo assistito ad una gara vivace con il Como a mettere sul piatto il maggiore tasso tecnico e Strefezza a confermarsi giocatore d’eccezione con una splendida rete in avvio ed una gara pazzesca in ogni suo tocco di palla. Dal canto loro, le Rondinelle Bresciane hanno risposto con una gara volitiva e qualche azione davvero pericolosa tra le quali una traversa ed un palo.
Prendiamo questi tre punti preziosissimi per il raggiungimento dell’obiettivo e godiamoci il fine settimana pallonaro per scoprire senza troppi traumi se le concorrenti del Como sapranno tenere il nostro passo, prima del tour de force che aspetta i nostri beniamini nelle prossime quattro settimane a partire dalla difficile trasferta di Palermo dove ovviamente saremo presenti e con la pezza esposta.
#tacaminaretmaidaparti





17 febbraio 2024
Palermo - Como 3 - 0
Brunori 35', Ranocchia 64', Di Francesco 83'
È ormai tardi, stiamo rientrando a casa dopo una giornata fatta di bella compagnia, di orgoglio, di larianità. Poi c’è stata la partita - del resto quello era il motivo della nostra discesa in terra siciliana - ed è stata decisamente un’altra musica. Diciamo che il Como è stato travolto dagli eventi: una prima mezz’ora dominata e condita da una rete lariana annullata per un offside millimetrico, la prima discesa rosanero al minuto 34 trasformata in rete, il pesante infortunio di Baselli - autentico faro di centrocampo, fin lì - , il successivo infortunio di Kone, chiamato a subentrare forse senza adeguato riscaldamento. Li si è un po’ spenta la luce ed il Palermo ha preso lentamente il sopravvento. Il 3-0 finale non è forse fedele a quanto visto nell’arco dell’intera partita ma un passivo meno corposo non ci avrebbe reso meno infelici…
Dicevamo, stiamo rientrando a casa ed è ora di redigere il consueto resoconto della nostra giornata di campionato, però non prima di aver dato una occhiata veloce al mondo social per capire che aria tira tra i tifosi e se da casa si è notato qualcosa che a noi allo stadio è sfuggito. Ebbene, non ci si crede! Si va da critiche impietose ai giocatori, a Fabregas che di calcio non capisce, al Como che non salirà mai - a 13 giornate dalla fine della stagione regolare! - , a Suwarso che deve smetterla di parlare e così continuando.
Essere tifosi non è frutto di una moda, non risponde a convenienze o, soprattutto, a simpatie momentanee. Essere tifosi è un vero e proprio atto politico! Lo sappiamo bene noi, che seguivamo i lariani quando si andava a Scanzorosciate, che accoglievamo festanti la Puni Essien solo perché aveva rilevato il Como dal fallimento - salvo poi sparire nel giro di un mese - , che c’eravamo quando la squadra ammazza campionato si chiamava Gozzano. Erano tempi difficili ma la nostra fede per il Como1907, fatta in centesimi, era pari a 100. Proprio come oggi, che torniamo a casa scorati per la prestazione ma sempre fiduciosi nei nostri colori, nei giocatori che li vestono, nello staff che gestisce, nella dirigenza che prende le decisioni chiave, qualsiasi esse siano. Tornando a noi, se sette anni fa - non il secolo scorso - ci avessero detto che il Como sarebbe arrivato fin qui, una grassa risata ce la saremmo fatta. E fin qui, vuole dire qui a giocarci la promozione in Serie A in modo compiuto, non per una congiunzione astrale che ha prodotto una concatenazione di risultati favorevoli. I conti li faremo a fine campionato e come noi li farà anche la proprietà del Como1907 che da questo punto di vista non ci appare né sprovveduta né disincantata. Se invece qualcuno fosse particolarmente insoddisfatto, a soli trenta chilometri in direzione est c’è Di Nunno, quello che dei tifosi della sua squadra dice:”Sono solo quattro poveracci…”. Si accomodino lì se credono, loro insieme ai palermitani - non tutti, per fortuna - che sule pagine del Como1907 millantano il calcio champagne della propria squadra, che poi sono gli stessi che un mese fa apostrofavano Corini come un non-allenatore e come la causa di tutti i mali di una squadra all’epoca solo sufficiente. La ruota gira ma solo spingendo tutti insieme girerà nel verso giusto. Pensiamoci.
FORZA COMO. SEMPRE!
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24 febbraio 2024
Como - Parma 1 - 1
Benedyczak 3', Verdi 24'
È stato un prepartita dominato da parecchi, preoccupati dubbi. La prestazione di Palermo avrà lasciato strascichi? Quale sarà la risposta del centrocampo con la contemporanea assenza di Kone e Baselli? Come riusciremo a fronteggiare la qualità della compagine emiliana dovendo ancora rinunciare a Cutrone? E poi ancora, il campo pesante sarà per noi un vantaggio o uno svantaggio?
Con queste premesse incombenti sul popolo comasco allo stesso modo di tuoni, fulmini e persino grandine, abbiamo gremito i gloriosi spalti con una discreta dose di incoscienza. Tanto non piove. Tanto vinciamo.
Invece è piovuto, e non abbiamo vinto.

Pronti via, il Como si fionda subito in avanti ma tanto ardire ci costa caro ed il primissimo capovolgimento di fronte, al minuto 3,  è un contropiede micidiale che porta ai gialloblù il subitaneo vantaggio ed ai lariani la materializzazione di un pomeriggio complicato, oltre che umido.
Il nostro possesso palla funziona ma è troppo lento e prevedibile, il Parma, forte della sua qualità, ci sguazza e, in entrambi le fasi di possesso e non possesso, pare in completo controllo. Fortuna vuole che un disimpegno troppo disinvolto venga intercettato da Da Cunha, palla ignorante per Verdi e gol del quasi insperato pareggio biancoblu.
Le uova nel paniere parmigiano sono state rotte ma la frittata non va in padella, perché i gialloblù sono veramente forti e ci controllano senza troppi affanni almeno fino all’ora di gioco. Poi, forse, un po’ per i lariani che cominciano a crederci, un po’ per gli ospiti che si accontentano del pareggio, il baricentro del gioco si sposta verso la porta difesa da Chichizola con un assedio finale alimentato anche dai cambi.
Pareggio tutto sommato corretto anche se il Como per ambire al secondo posto utile alla promozione diretta dovrà tirare fuori definitivamente gli artigli, abbandonando ogni indugio, a partire dalla prossima gara di martedi.

La trasferta del prossimo martedi in “quel ramo del Lago di Como” vedrà i Pesi Massimi presenti allo stadio in numero esiguo, a causa dei problemi causati da una gestione della biglietteria online quantomeno dilettantistica unita alla grossa, grossissima richiesta dei tifosi lariani che hanno esaurito i posti disponibili in sole due ore. Se non verranno concessi ulteriori posti - ma non ci illudiamo - seguiremo la gara con trepidazione dai teleschermi; comunque la nostra presenza non sposterebbe di una virgola lo status di “sold out” del settore ospiti e siamo certi che i fortunati possessori di biglietto sapranno farsi sentire.

A contorno della gara, belle le magliette indossate dai nostri all’ingresso in campo. L’augurio a Ben Kone per una guarigione veloce e completa da parte dei compagni di squadra è sintomo esplicito del bel gruppo creatosi nello spogliatoio lariano; da parte nostra replichiamo questo augurio ad un giocatore che ha dimostrato di meritare i palcoscenici più elevati.

Durante l’intervallo, lo vedete nell’ultima immagine, una piccola cerimonia ha ufficializzato la donazione del Como1907  alla Onlus “Quelli che… con Luca”. È una cifra che fa tremare i polsi a chi da anni fa il possibile e l’impossibile per raccogliere fondi per sostenere la ricerca per la cura delle leucemie infantili, Noi che da tempo siamo tra questi non possiamo che essere felicissimi per questa donazione che sicuramente darà i suoi frutti nei prossimi anni.
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27 febbraio 2024
Lecco - Como 0 - 3
Goldaniga 3', Bellemo 21', Abildgaard 90'+2
Commento necessariamente breve, questa sera; l’ora tarda ed il giorno feriale ce lo impongono.
“Andare a Palermo e non andare dall’altra parte del lago, fa già ridere cosi…”, così si commentava, tra di noi, l’assenza di biglietti che mal si conciliava con la gran voglia di presenziare a questa partita. Onestamente a Como il settore ospiti ha problemi anche peggiori di quello del Rigamonti-Ceppi e, ad essere sinceri, chi ha sostituito sugli spalti parecchi di noi non ha lesinato mentalità e sostegno quindi, una volta tanto, accettiamo di buon grado l’assenza forzata.
La gara ha detto ciò che doveva dire e che la posizione di classifica preconizzava. Così, come l’Imperatore Cesare dopo la vittoria di Zela, anche per il Como è stato “Veni, vidi, vici.”. I blucelesti non hanno opposto gran resistenza e nonostante l’ultimo gol di un nostro attaccante risalga al 20 gennaio scorso, la rotondità dello 0-3 finale non lascia spazio a fraintendimenti.
La serie terribile prosegue e domenica verranno a farci visita al Sinigaglia i lagunari del Venezia; la classifica, che questa sera è un po’ più benevola con il Como, dice che è giunto il momento di approfittare degli scontri diretti. Cerchiamo di assecondarla.
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3 marzo 2024
Como - Venezia 2 - 1
Verdi 38', Pohjampalo 40', Cutrone 90'
Esausti per il lungo fine settimana, cominciato sabato di buon ora con i preparativi per la festa dei 10 anni dei Pesi Massimi - della quale vi racconteremo a parte - e finito con il gol del numero 10 lariano, quella che commentiamo oggi è una partita pazzesca che con una girandola di emozioni siamo stati ad un passo dal perdere, ma alla fine abbiamo portato a casa.
Cominciamo con noi. Per il nostro decennale ci siamo presentati carichi - nonostante ancora una volta la pioggia avesse deciso di farci compagnia - e muniti di un gran numero di bandiere. È stato il nostro modo di significare a tutti quanto teniamo al Como ed alle sue vicende, da 10 anni al loro fianco senza nessuna interruzione, senza mai essere assenti.
Era una gara per cuori forti e quando abbiamo realizzato che l’arbitro di oggi era Il Zufferli a noi tristemente noto per la direzione vergognosa di un Racing Roma - Como del febbraio 2017 (essì, eravamo anche lì…), gli scongiuri si sono sprecati. Del resto era, per il Como, una gara che perdere avrebbe potuto significare lasciar scappare le dirette concorrenti alla promozione diretta, insomma uno scontro diretto in tutto e per tutto. In effetti il Venezia si è dimostrata la squadra forte che la classifica raccontava, ma dopo le scaramucce iniziali ed una palla gol clamorosamente sbagliata da Gabrielloni, pareva che Verdi, con un bel tiro dal limite dell’area avesse trovato il bandolo della matassa indirizzando la gara… ah, no, tempo novanta secondi e l’ immarcescibile finnico Pohjampalo riporta in bilico il risultato. Nel secondo tempo sono stati i lagunari ad avere occasioni clamorose con due traverse ed un salvataggio strepitoso di Semper, ma proprio quando a tutti pareva che il pareggio fosse ormai scritto, un ardita palla dentro di Iovine va a trovare il rientrante Cutrone che con un sinistro al volo fa partire un missile terra-aria che lascia a Joronen, portiere lagunare, solo la possibilità di immaginare dove la palla avrebbe concluso la sua corsa. È stata gioia grande per noi e per l’intero stadio perché Patrick per noi rappresenta davvero molto e Como rappresenta molto per lui.
Tutto è bene ciò che finisce bene, il fatto che forse non avremmo meritato i tre punti non ci tange minimamente, consapevoli che altre partite sono a suo tempo finite perdendo immeritatamente punti preziosi. Oggi è andata così. E Zufferli non ha nemmeno combinato disastri. Bravo.
Sabato, trasfertona a Cremona, per cercare di terminare degnamente questa serie terribile di scontri importanti cominciata maluccio ma che si è raddrizzata riportandoci in terza posizione. Dovremo essere tanti. Dovremo essere decisivi.
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3 marzo 2024
Cremonese - Como 2 - 1
Coda 45', Da Cunha 67', Zanimacchia 88'
Difficilmente una sconfitta può essere digerita come quella di oggi, anche se, per usare un eufemismo, ce la siamo andata a cercare.
Già in partenza, l’assenza inaspettata di Cutrone era parsa ai più maleaugurante ed in effetti l’avvio di gara ha materializzato i cattivi presagi. Detto che sia l’espulsione di Strefezza sia il rigore del primo vantaggio grigiorosso sono sembrate frutto di decisioni corrette, è anche vero che a una direzione di gara cattiva come quella odierna era davvero un bel po’ di tempo che non assistevamo. Perché in moltissimi casi l’arbitraggio è sembrato davvero fuori fase, come quando, dopo soli tre minuti di gioco, lo stesso Strefezza ha subito una brutta ginocchiata sulla coscia (non rilevata) oppure in occasione del comportamento intimidatorio dell’allenatore padano verso la nostra panchina, o ancora quando, con il Como in possesso palla,per ben due volte veniva buttato in campo un secondo pallone - cosa che finora era capitato di vedere solo ad altre latitudini -, o quando un Goldaniga infuriato per un labbro rotto in un contrasto in area viene ammonito perché durante le sue rimostranze rifiutava di essere preso in giro dall’arbitro che gli tendeva la mano per farlo rialzare.
Insomma, tutti gli ingredienti della ricetta per la perfetta giornata storta erano lì, sul tavolo, come una delle celeberrime Mistery Box. Ed invece, nella difficoltà dell’uomo in meno, nella consapevolezza dell’occasione che sfumava, nell’addensarsi delle ombre più cupe, non abbiamo visto rassegnazione nei volti di chi indossa la maglia con le onde del nostro lago, abbiamo invece visto mettere in mostra l’orgoglio di chi consapevolmente non si sente secondo a nessuno.
Ora, dire che l’impresa stava riuscendo serve a poco, quando torni a casa a mani vuote. Però abbiamo giocato senza grossi affanni, con il gol nel finale dell’unico giocatore avversario che si è dimostrato davvero imprendibile per tutti i 90 minuti. Cosi oggi usciamo dallo stadio Zini con la consapevolezza che questa è una squadra di giocatori con gli attributi, di compagni che danno il meglio di sé nei momenti di difficoltà; a questo ci dobbiamo aggrappare perché con un campionato sulla carta più semplice di quello degli avversari diretti, il secondo posto finale resta ampiamente alla portata del Como.
Della trasferta possiamo dire che il nostro pullman non è mai banale, ci divertiamo a prescindere e poi, ma allo stadio quanto belli eravamo? Avanti così, dobbiamo essere i primi a crederci ed a riempire gli spalti domenica al Sinigaglia; farlo a trenta chilometri di distanza è facile, farlo contro la invisa Cremonese anche, vediamo di ripeterci nelle prossime gare, per dimostrare nei fatti che davvero MERITIAMO DI PIÙ!
#tacaminaretmaidaparti





1 aprile 2024
Como - Pisa 3 - 1
Gabrielloni 2', Bellemo 10', Barbieri 49', Cutrone 79'
Non si può dire che la sconfitta rimediata a Cremona non abbia scaturito perplessità e sfiducia tra gli ottimisti della promozione diretta. Anche gli interventi social erano in buona parte improntati alla delusione per un pareggio contro una diretta concorrente sfumato a pochi istanti dal termine della gara.
A dire il vero, erano molti anche coloro - e, onestamente , anche noi eravamo tra quegli inguaribili ottimisti - che invece preferivano vedere il bicchiere mezzo pieno, sottolineando la tenuta del gruppo in una partita nata storta fin dalle premesse, considerando il calendario favorevole ecc. ecc..
dopo la giornata di oggi, tutto si ridisegna, ogni dubbio diventa meno concreto e la lotta per il secondo posto si riapre in maniera quasi inaspettata grazie ai risultati di Cremonese, Catanzaro e Palermo.
Assenze importanti nelle fila biancoblu non facevano stare tranquilli i lariani al momento di affollare gli spalti del Sinigaglia. Poi, pronti via, il Como ha dettato subito legge e nel giro di 20 minuti guadagnava il doppio vantaggio, altre due occasioni da rete piuttosto clamorose oltre ad un possibile rigore negato dal VAR. Con il Como in controllo, abbiamo proseguito la visione della partita senza grossi patemi, nemmeno quando i toscani, al rientro dagli spogliatoi, hanno provato a forzare riuscendo anche ad accorciare le distanze. I successivi cambi di Mister Roberts hanno rimesso i valori al posto giusto e per il Pisa ricominciava la sofferenza, culminata nella rete di un redivivo Cutrone.
Siamo lì, con le altre due contendenti, a giocarci il secondo posto; la sosta ed il calendario non possono che giocare in nostro favore nonostante il prossimo impegno sia con il Südtirol, la squadra che oggi ha fermato la Cremonese ma, a pensarci bene, anche la compagine annichilita oggi al Sinigaglia era in crescita e lottava in zona playoff. Dovremo solo continuare così, senza fardelli mentali e consapevoli della nostra forza. E senza pause, perché alla fine, a mancare, non saranno i punti lasciati alla forte Cremonese ma quelli regalati a squadre come l’Ascoli. Evitiamo di regalare di nuovo punti facili e nulla ci sarà precluso. E, finalmente, avremo di che godere.
#tacaminaretmaidaparti





1 aprile 2024
Como - Südtirol 2 - 0
Da Cunha 26', Gabrielloni 48'
Siamo convinti, anzi convintissimi, che la promozione -  diretta o attraverso i playoff - non passi attraverso le sconfitte altrui ma debba necessariamente arrivare dalle nostre vittorie; perciò crediamo che questo momentaneo secondo posto sia un frutto tutto nostro e che non ci sia bisogno di tifare la Feralpi o la Reggiana di turno. Dobbiamo vincere il più possibile, se saremo in grado di farlo le nostre antagoniste non avranno speranze. Tutto dipenderà da noi!
Quindi scriviamo del Como, di questo lunedì festivo che ha reso felice il numeroso popolo del Sinigaglia e di una squadra che ha preso in mano la partita e l’ha condotta a termine dimostrando superiorità in ogni reparto. A poco sono valse le sporadiche fiammate degli altoatesini, il bel gol di Da Cunha e la prodezza in semirovesciata di Gabrielloni hanno fissato il risultato in una vittoria obiettivamente mai in discussione. Siamo rientrati a casa soddisfatti per la prova dei ragazzi in casacca biancoblu e, perché no, anche per la clemenza del meteo che contrariamente alle previsioni ha concesso qualche ora di tregua.
Questo basta.
Parliamo delle sconfitte di Parma, Venezia e Cremonese? Ma anche no. Guardiamo ai nostri risultati, sosteniamo i nostri ragazzi, trasciniamoli nelle partite che restano. Siamo forti e guardare agli altri significherebbe non credere nelle nostre potenzialità. E, almeno per quanto ci riguarda, non cadremo in questo tranello.
Ci vediamo a Catanzaro.
#tacaminaretmaidaparti





6 aprile 2024
Catanzaro - Como 1 - 2
Vandeputte 19', Gabrielloni 62', Da Cunha 67'
Con la mente rivolta ai momenti appena trascorsi, quello che risalta maggiormente è senza dubbio la differenza di umore del gruppo al seguito dei lariani tra l’intervallo ed il fischio finale; la stessa differenza che c’è tra un primo tempo normale - e terminato in svantaggio - ed un secondo tempo disputato in modo superlativo. Alla fine la spuntiamo noi, la gioia è tanta e mai come questa volta la squadra festante sotto il settore ha avuto un senso liberatorio. Ora si prosegue, la trasferta è ancora lunga ed è tempo di festeggiare questa vittoria, sperando sia propedeutica al successo finale.
#tacaminaretmaidaparti





13 aprile 2024
Como - Bari 2 - 1
Gabrielloni 38', Da Cunha 60', Puscas 90'
Ci sarebbe da sprecarsi in scongiuri ripetuti ed in effetti stiamo incrociando anche le dita dei piedi cercando di esorcizzare il pensiero di un epilogo di stagione inaspettato ma che piano piano sembra materializzarsi, però a suffragare i nostri - cattivi? - sentimenti ci sono i numeri che, nella loro nudità, lasciano poco spazio ad interpretazioni o suggestioni di sorta. Così, dopo il pareggio contro la capolista indiscussa, i ragazzi con le onde del lago impresse sulle maglie hanno ottenuto sei vittorie in sette partite con l’unica eccezione di una partita, quella contro la Cremonese, giocata quasi interamente in inferiorità numerica e che abbiamo anche rischiato di pareggiare. Signori, qui stiamo assistendo ad una prova di superiorità tecnica e tattica che ci sta lanciando verso vette che, se non sono proprio inesplorate, di certo non assaporiamo da più di vent’anni.
La gara contro il Bari non si è discostata molto da quanto visto ultimamente. I galletti - squadra ben lontana da quella che maramaldeggiava la scorsa stagione - ci hanno capito poco e nel giro di una decina di minuti i biancoblu hanno preso le misure dell’avversario più o meno come lo fa un becchino con i suoi “clienti”, prima di macinare azioni e gol. A chi comunque vuole cercare il proverbiale pelo nell’uovo registrando il vano tentativo dei pugliesi di recuperare il pareggio nel finale, rispondiamo che mai si è perso il controllo della gara, che un minimo di turn over sul risultato di 2-0 era auspicabile in vista delle ultime, fondamentali partite e che comunque nessuna squadra può permettersi di inserire dalla panchina personaggi come Simone Verdi, Daniele Baselli e Moutir Chaija o di tenere in panchina giocatori quali Odenthal e Abildgard.
A margine della gara, abbiamo passato del tempo di qualità assoluta con i nostri amici di Bari. Un gruppo di appassionati tifosi non appartenenti agli ultras biancorossi, conosciuti all’epoca della Serie B di sei anni fa. Tutte le volte che le nostre squadre si incrociano c’è occasione di belle tavolate e di momenti di amicizia vera. Per noi è un arrivederci, magari non al prossimo anno ma ci sarà senz’altro modo di perpetuare questa bella abitudine.
Domenica andremo a Piacenza per incontrare la Feralpisalò, squadra che, benché sembri destinata al penultimo posto in classifica, sarà da affrontare con il dovuto rispetto, ricordando bene cosa è successo al Parma che proprio da Piacenza è uscito sconfitto solo tre settimane fa.
Il Como dovrà stare assolutamente sul pezzo, da parte nostra garantiamo il supporto di 1500 anime lariane ovvero quante ne può contenere il settore ospiti del Garilli.
Perché adesso è vietato mollare, perché abbiamo una promozione da conquistare!
#tacaminaretmaidaparti






20 aprile 2024
Feralpisalò - Como 2 - 5
Felici 16', Cutrone 21', Barba 31', Cutrone 39', Zennaro 45+1', Strefezza 64', Braunöder 86'

Che questo Como sia una squadra che che da grandi soddisfazioni ai tifosi che macinano chilometri per seguirla, è un fatto ormai assodato.
Non sono mai giornate banali, quelle spese al seguito degli azzurri e stavolta non ci riferiamo alla compagnia delle macchinate, ai viaggi in aereo, ai fine settimana al sud dell’italico stivale; quest’oggi il motivo è stato l’esodo dei 1500 comaschi al seguito della loro squadra. Come accade spesso, le sfide con squadre dalla classifica deficitaria nascondono, almeno nelle nostre menti di tifosi malati, insidie tangibili e film di risultati sfavorevoli. Così, dopo reciproci sguardi di compiacimento per la risposta della tifoseria azzurra, va a materializzarsi l’incubo dei verdeazzurri bresciani che si ricordano di essere soprannominati “Leoni del Garda” e partono subito forte con difesa a uomo, gran pressing e discese micidiali. In un quarto d’ora, sono capaci di due reti - di cui una annullata per un precedente fallo - ed un altro paio di belle azioni. La squadra sbanda? Il pubblico trema? Le bandiere si afflosciano? Macché, la compagine lariana comincia, da quel momento in poi, a deliziare gli astanti ed I telespettatori con una prestazione - l’ennesima - superlativa e come è andata a finire lo sappiamo tutti.
Potremmo soffermarci su qualche aspetto della gara odierna, ad esempio sulle cinque reti segnate o sulla doppietta di Cutrone, o perché non scrivere della rete prodigiosa di Strefezza, di Braunoder che conferma tutte le buone impressioni con una splendida segnatura o dei tifosi al seguito che così numerosi sanno regalare una marcia in più ai ragazzi in campo, ma davvero possiamo esulare dalla forza di una squadra intera che da un po’ di tempo si sta comportando come un rullo compressore nei confronti di qualsivoglia avversario?
Dopo la sconfitta patita negli ultimissimi minuti della gara di Cremona, una classifica che già appariva piuttosto delineata vedeva, dopo il Parma a 62 punti, la Cremomese a 56, il Venezia a 54 ed il Como a 52. Oggi, quaranta giorni dopo, siamo abbondantemente in seconda posizione, seguiti a tre lunghezze dai lagunari ed a sette dalla Cremonese.  
Quando, dopo quella gara, la frase più gettonata fu “ora giochiamo le rimanenti come fossero nove finali”, potevamo solo immaginare un percorso simile con le prime cinque gare a registrare un filotto di vittorie che solo in sogni di tifoso si sarebbe potuto avverare. Ed il calendario può ancora esserci favorevole, la Cremo ha lasciato punti preziosi in quel di Catanzaro, venerdì lo scontro diretto con il Venezia potrebbe sorriderci ed il primo maggio al Ceravolo sarà la volta dei Veneziani.  
Il Como sabato giocherà a Marassi contro la Sampdoria ma, ormai l’abbiamo compreso, porci dei limiti potrebbe davvero essere l’unico limite; questo Como è forte, non avrà paura ed avrà di nuovo il sostegno di una intera città. Non si molla, nemmeno di un millimetro!
#conquistiamolA
#tacaminaretmaidaparti

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